Molino de Pez

  • Gastronomia Locale
  • Cucina d’Autore
  • Vini

Tradizione, piatti brodosi, artigianato e accoglienza sono alcuni degli ingredienti del nuovo bistrot a Barcellona.

Informazioni
Seventy Barcelona > carrer Còrsega, 346

Metro: L3 (Verde) e L5 (Azzurra) - Diagonal

https://www.molinodepez.com/
Aperto dal lunedì alla domenica, dalle 12:30 alle 16:30, e dalle 20:00 alle 01:30
935 95 95 91
Accessi e spazi per persone a mobilità

Il gruppo alberghiero Familia La Ancha ha aperto il suo nuovo bistrot, Molino de Pez, a Barcellona. La sua posizione, tra l'Eixample e il quartiere di Gràcia, è un locale sul livello della strada nel Seventy Barcelona (Còrsega 346), proprietà di Núñez i Navarro.

Dopo il successo di Fismuler e Armando, il trio di chef composto da Nino Redruello, Patxi Zumarraga e Jaime Santianes (exBulli) cerca di rafforzare il progetto della Familia La Ancha a Barcellona, offrendo ai barcellonesi la possibilità di mangiare piatti tradizionali e di condividerli nel più puro stile bistrot.

Il locale, alto sette metri e definito come un casale urbano, è stato progettato dallo studio “Arquitectura Invisible” di Nacho Redruello, che ha già curato la progettazione di entrambi i ristoranti Fismuler (Madrid e Barcelona).

La sala, suddivisa su 2 piani e con una capienza per 140 persone, invita a rilassarsi e a sentirsi come in casa grazie ad una cucina a vista che si estende da un capo all'altro dello spazio e il cui fulcro principale è il fuoco da dove è organizzato tutto il locale, uno dei tratti distintivi del Molino de Pez.

Un mix di materiali nobili, come legno, pietra, gesso e acciaio, ed elementi naturali squisitamente ordinati e assemblati, come se si trattasse di un casale basco, una palloza (casa circolare fatta di paglia) o una masseria catalana. All'ingresso troviamo il bar e un lungo tavolo che nasconde un pianoforte grazie al quale la musica dal vivo sarà un'altra parte di questa esperienza sensoriale.

L'offerta gastronomica del Molino de Pez vuole conquistare il pubblico con una cucina di usanze e sapori che non passano mai di moda e che, in ogni pentola di terracotta, in ogni stoviglia e in ogni dettaglio, ricorda la storia e il legame affettivo con la famiglia. Con i classici di sempre.

Proposte come l'insalata di patate e spigola (omaggio al padre di Nino), il brodo di lenticchie stufate con stinco iberico, le polpette, l'insalata russa, i callos a la madrileña (trippa), la tortilla stufata con vongole o la coda di merluzzo alla griglia e il filetto di manzo maturato fanno parte di un menù composto da quasi 60 piatti che cambiano ogni giorno e che si nutrono degli ingredienti che offre il mercato. I dolci alimentano lo spirito e sono difficili da trovare nei nuovi ristoranti, come la cagliata con miele e noci, il babà caldo con panna o la, già leggendaria a Barcellona, ​​cheesecake Fismuler, con formaggio spalmabile, formaggio Idiazábal e gorgonzola. Molino de Pez ha un ampio menù di vini, oltre a una buona offerta di cocktail classici che completano l'esperienza.

Uno degli obiettivi del Molino de Pez è che il commensale mangi con piacere, fino a saziare corpo e mente, e che si goda il contenuto dei piatti senza distrazioni. Proprio per questo praticano "l'accoglienza e il sorriso", un concetto che permetterà al servizio in sala di farti sentire come in casa.

Camerieri che quasi scivolano intorno al tavolo e distribuiscono i piatti tra i diversi commensali, e quella domanda che ormai non viene più fatta da nessuna parte e che suona come a poesia, “Ne desidera un altro po'?”, fanno parte dell'accoglienza, segno distintivo del DNA de La Familia La Ancha, praticato in ognuno dei suoi locali.

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